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venerdì 7 gennaio 2011

Benvenuto Presidente

Quando tutti i baluardi delle istituzioni sono ormai caduti, abbiamo un'ultima ancora di salvezza qui in italia. Si chiama Presidente della Repubblica e ora più che mai io vedo in lui il mio Presidente e lo dico con orgoglio!

Il tricolore su San Mercuriale a Forlì


Se fossimo su un documentario Luce, la voce pronuncerebbe parole di questo tipo:
"Sull'urlo di un uomo "Grande presidente!!" che squarcia il silenzio dell'attesa, circa 200 persone che hanno sfidato il freddo per un'ora in piazza salutano con un affettuoso applauso il presidente Napolitano! Commevente poi un padre che dopo aver preso in spalla la figlia la invita ad applaudire più forte..."

Lui è e deve essere il volto dell'Italia. Chi ha ascoltato il suo discorso di fine anno, chi ha letto il suo commento alla riforma Gelmini che a malincuore ha dovuto firmare sa che dietro ad un volto consumato dagli anni vi è una mente lucida e onesta come poche nel denunciare i problemi di questo paese e nell'indicare una linea guida da seguire.

Certo il suo ruolo è quello di garante della costituzione, non può quindi governare o impedire al governo di farlo, ma quello che c'è da fare a mio avviso quell'uomo lo fa, con una serietà e un senso delle istituzioni che TUTTI i politici che vagano per il parlamento dovrebbero ammirare e che invece snobbano. Gli italiani devono contare su di lui, tanti italiani contano su di lui! Il presidente deve sapere di essere sostenuto da tutti noi per poter avere la forza di imporsi in questo panorama politico desolante.

Per questo dico benvenuto Presidente!

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