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lunedì 17 maggio 2010

Expo, solo in Cina...! - Seconda parte

Dopo una rapida occhiata al padiglione della Coca Cola che festeggia i suoi 150 anni, decidiamo di andare in un bell'edificio con un muro led che mostra un astronauta intento a salutarci. Entriamo e ci imbattiamo in qualche stanza con le classiche cinesate che fanno impazzire appunto solo i cinesi. Un esempio su tutti una videocamera che ti scatta una foto e poi piazza la tua faccia dentro al casco di un astronauta sulla luna, insomma, qualcosa di sbalorditivo!

Dopo pochi minuti di questi scempi ci troviamo piazzati in una fila numerata per l'ingresso a un "cinema". Bah, restiamo li. Dopo un po' entriamo e ci troviamo in un cubo gigante con schermi dai 4 lati che danno l'idea di percorrere un viaggio verso un futuro più pulito e ecologico. Bello, fatto bene, ma contenuto perfettamente in linea con le cinesate precedenti! Ormai consci di ciò a cui andavamo incontro entriamo così in altri padiglioni e il risultato è che addirittura non ricordo cosa c'era dentro.

L'unico padiglione degno di nota è un'esposizione delle principali attrattive degli expo precedenti, che presenta anche qualche oggetto d'epoca interessante e qualche contenuto. Una lampadina di Edison, un telefono di Bell...Ovviamente il padiglione era vuoto, completamente vuoto, ai cinesi non interessa.

Infine cala la sera e incredibilmente cala anche l'affluenza ai padiglioni. Riusciamo a entrare i Spagna, Brasile, e qualche altro padiglione "minore". Brasile che rende l'idea di un paese vivace, con l'anima festaiola e una passione smisurata per il calcio. Anche qui non tanti contenuti ma un bel padiglione, sia da fuori che, un po' meno, da dentro! Incredibilmente poi ci avviciniamo alla spagna e vediamo che...non c'è fila! Passiamo allegramente attraverso le serpentine che oggi tenevano in ordine i visitatori in fila per almeno 3 ore ed entriamo. Prima stanza con video musiche ed effetti imponenti che mostrano toreri, tori, e principali personaggi sportivi spagnoli come Pau Gasol, la nazionale di calcio e il N°1 del tennis contemporaneo Nadal. Seconda sala con video presentati benissimo ma...che dicono poco. Terza ed ultima sala con un bambino gigantesco quanto inquietante e a mio avviso inspiegabile. Nel complesso direi bellissimo fuori, bello dentro ma deludente ancora una volta per contenuti, pensare di fare 3 ore di fila per questo...Uscendo poi ci imbattiamo in una fila di almeno un'ora per avere il timbro della spagna...follia. Solo in Cina!

S'è fatto tardi, abbiamo fame, ce ne andiamo a mangiare una pizza in centro alla Bella Napoli: viva l'Italia.

sabato 15 maggio 2010

Expo, solo in Cina...! - Prima parte

Secondo biglietto per l'EXPO, pagato la ridicola cifra di 100RMB, 10 euro all'incirca, per via dello sconto universitario. Questa volta non per un peak-day, questa volta non in un giorno di sole cocente ma di pioggerellina e vento. Si proprio quel tempo fastidioso, con l'acqua che ti si attacca addosso col vento che la spinge contro la tua faccia.

Nell'immaginario collettivo a 2 settimane abbondanti dall'apertura dell'expo e con queste premesse la ressa doveva quantomeno essere diminuita. Come sempre però l'immaginario collettivo viene chiamato in causa solo quando immagina qualcosa di sbagliato ed infatti ieri sulle sponde del fiume Huangpu le condizioni erano le stesse del secondo giorno di apertura. L'ingresso ai padiglioni più gettonati era proibitivo: Italia, Francia, Germania, USA, Arabia Saudita, Emirati Arabi, India, Nepal, Giappone...Tutti inaccessibili! O meglio, tutti accessibili dopo 3 ore di fila. Solo in Cina...

Non ho citato la Cina ovviamente, perchè per entrare nel padiglione del paese ospitante bisogna addirittura prenotare e con "sole" 50.000 visite possibili ogni giorno bisognerebbe piantare la tenda il giorno prima davanti alle reservation machines per ottenere un ingresso. Alle 9, orario di apertura del parco dell'expo, le persone in fila sono già ben oltre le 50.000

Una cosa curiosa è che all'expo di Shanghai sono popolarissimi i passaporti dell'expo ovvero dei libricini simili ad un passaporto con una pagina dedicata ad ogni nazione. In ogni padiglione si può poi chiedere di far mettere il timbro della nazione nella sua pagina, come ricordo della visita. Problema: non c'è una pagina per ogni stato! Risultato: c'è fila solo nei padiglioni dove si sa che si avrà un timbro...Ma vi sembra possibile? Sì, solo in Cina.

Così la nostra visita prende una brutta piega. Sotto o meglio in mezzo all'acqua, con i padiglioni più belli inavvicinabili, si presenta una nuova giornata all'insegna del "che belli i palazzi". Palazzi che già avevamo visto, ovviamente. Ormai siamo dentro e ci restiamo, così abbiamo la possibilità di visitare i padiglioni "senza timbro", quelli in cui non ti verrebbe mai in mente di entrare. Tra i tanti che assomigliano più a un'agenzia viaggi (Maldive sopra tutti), ne spiccano alcuni che ti lasciano davvero qualcosa del paese. Parlo per esempio del Vietnam con il suo bellissimo padiglione in canna di bambù e dello Sri Lanka, con i suoi artigiani a lavorare il legno e le pietre.

Per risollevare una mattinata da "bene ma non benissimo" una delle migliori idee è fare un giro negli shop ufficiali dell'expo dove si puà trovare qualsiasi cosa marchiata expo. In particolare ha un successo di proporzioni grandiose la mascotte della manifestazione, Hai Bao. Lo stesso "hai" di Shang-HAI, ovvero mare, e Bao che significa tesoro. Letteralmente tesoro del mare. La mascotte è onnipresente, con il suo ciuffo blu inonda qualsiasi cosa. La bellezza di Haibao è piuttosto nascosta tra l'aspetto di una spugnetta e quello di un personaggio di esplorando il corpo umano, ma la sua popolarità è talmente irresistibile che...l'ho dovuto comprare!

Queste cose oggettivamente si possono comprare solo in Cina!

(link alle foto su Picasa, non sono un gran ché, brutto cielo e conseguente poca voglia di farne(!!!): http://picasaweb.google.it/alegasperini/0514EXPOII# )

martedì 11 maggio 2010

Una giornata qualunque

Ciao cari lettori, questa è una mia giornata tipo.

Mi sveglio, mangio qualcosina, un kitkat o una pasta o dei biscotti. Magari accompagnati da succo d'arancia. Poi MI PETTINO, mi lavo i denti, la faccia, mi vesto prestando attenzione all'abbinamento dei colori e alle sgualciture. Esco e vado a lezione. Torno da lezione e mi metto a studiare immediatamente. Poi mi concedo qualche minuto per un pasto e non appena tornato in camera dedico mezz'ora alle pulizie di casa. Torno a lezione sto attentissimo e ritorno a casa affaticato ma con ancora tanta voglia di studiare. Studio tantissimo! Poi, dopo una cena leggera, controllo se ho tutto chiaro per le materie del giorno dopo, mi faccio al doccia, mi lavo i denti, e vado a letto presto, in modo da essere fresco e riposato per il giorno successivo. Non fumo, e NON BEVO.

Ecco la mia giornata tipo, ciao Babbo, ciao Mamma :-P


(se qualcuno che non si chiama Milva o Giorgio pensa che la cosa sia per prendere in giro i miei genitori, si ha ragione, in caso contrario, cioè ti chiami Milva o Giorgio, è TUTTO VERO!)

domenica 9 maggio 2010

In Cina si compra andando via

Cosa assai curiosa e assai lontana dalle nostre abitudini è il modo di commerciare che ha buona parte del mondo commerciante cinese, o meglio Shanghaiese. In molti posti infatti è ammessa, anzi è d'obbligo e di buon costume, la contrattazione.

Dunque esattamente come funziona questa contrattazione? Ovviamente c'è uno dei due che spara il primo prezzo, e se sei tu a farlo e le variabili sono infinite. Parto con la variante fondamentale: la tua faccia. ora bisogna capire che il commerciante il suo lavoro lo sa fare e spesso bene, quindi riesce a inquadrare da prima che entri nel suo campo visivo se sei un turista, un cinese, o uno straniero ormai del posto. A dirla tutta non è nemmeno troppo difficile distinguere gente "tranquilla e rilassata" da gente che vaga freneticamente col sorriso e una macchina fotografica tra le mani, ma questo è un'altro discorso. Per esempio voi cosa dite, questi qui sotto sono turisti?

Dicevo, tre categorie. Se appartieni alle ultime due, ovvero sei un indigeno del luogo o un emigrato per cause stravaganti ti va ancora bene, ma se sei un turista...se sei un turista e la cosa è visibile...caro mio la faccenda diventa complicata. Perchè il turista non ha assolutamente idea di quanto possano costare poco le cose, magari rimane spiazzato addirittura dal fatto che si contratta e via che mette mano al portafoglio quasi a dire "ma si poveraccio mi ha chiesto 15€ per un maglioncino di cachemir cosa vuoi che sia mi fa pena come faccio a non darglieli...". La cosa che il turista non sa è che il cinese gli avrebbe volentieri imbustato l'articolo in vendita anche per la metà o forse meno, ma niente paura, lo scoprirà presto il nostro turista. Basterà salutare con un sorriso e un cenno il tizio, voltargli le spalle, fare qualche passo...e sentire la festa della famiglia del sarto al grido "si! ne ho fregato un'altro!!".

Attenzione però a non essere ridicoli, se sparate prezzi troppo bassi a loro sembrerà di essere presi in giro, insomma bisogna saperci un po' fare, bisogna sapere che articolo stai cercando di comprare, di che qualità è.

Esperienza personale curiosa. Dopo essere stato già sei mesi qua mi reco in uno store di roba elettronica. Pieno di cose spesso inutili ma ovviamente poco costose e sburissime, per quanto usa e getta. Vedo una penna che scrive e ha una videocamera integrata, con memoria da 8Gb. La osservo, il tizio mi mette pressione. Inizia a spararmi i prezzi sulla calcolatrice. Penso "cazzo! mi ha catalogato turista, maledizione". Allora per sistemare le cose uso tutto il cinese alla mia portata e inizio a contrattare senza uso di calcolatrice e lui, un po' stupito, abbassa subito il prezzo. Lui era partito da 180RMB, 18euro. Dopo il mio yi bai, cento, scende subito a 130. Tiro ancora, cento, lui replica e arriviamo a 115...cosa faccio? L'ho comprato. Cavolo 11 euro per una penna con videocamera SBURISSIMA! Dai ho fatto l'affare...Quindi me la imbusta, io saluto, giro le spalle e...il resto lo immaginate! Grasse risate. Cosa ancora più umiliante, rimanendo nello store per fare ancora un giro vedo lui, lo stesso, in altri negozi che ride e mi indica, e gente di altri negozi che mi dici "oh oh! te ne do una a 50!!". Che rabbia, che triste parentesi.

Tuttavia quando il commerciante capisce che davanti ha uno tosto lo rispetta ed ecco che arriva lo sgabello. Se ti offrono lo sgabello per contrattare vuol dire proprio che hai le palle. Come il signor JJ, del quale non rivelerò il vero nome, capace di contrattare per ben 3 ore e ottenere uno sconto del quasi 50% nei primi 10 minuti e di 10yuan (1euro) nelle successive 2 ore e 50. Insomma i prezzi migliori si ottengono spesso così, per sfinimento, oppure con una tattica subdola, quella del me ne vado. Non mi fai il prezzo che voglio? All'ennesima richiesta di sconto mi rispondi "oh you kill me! No money for me!". Va bene, io vado da un'altro. Ti giri e vai, quasi tirando fuori il tuo coraggio nel rifiutare una cosa che ti sembra costi gia pochissimo così, senza contrattare. E' un po' come quando ti allontani da una ragazza, e mentre cammini sei li che ti dici dai che mi ferma, dai che mi ferma! E se hai fatto i conti bene, anche il commerciante ti fermerà. Ti correrà dietro con la sua maledetta calcolatrice, e ti darà quello che volevi, al prezzo che volevi. Perchè spesso in Cina si compra così, andandosene via.

venerdì 7 maggio 2010

Arriva l'iPad

Parlerò qui di un prodotto Apple cercando di valutarlo imparzialmente, cavolo se è difficile! Ci provo ma ho idea che non mi riuscirà!

E' ufficiale, la data è ufficiale. Il 28 maggio ci saranno i primi italiani con in mano la nuova creatura Apple, l'iPad. Fondamentalmente un gigantesco iPod touch, con qualche uscita in più da farlo assomigliare a un MacBook e qualche limitazione da farlo assomigliare a un iPod. Ci sarà anche in italia da subito la versione col wifi+3G, cosa che mi manda assolutamente in visibilio.

Il prezzo: 499 euro versione base, un'offertona. Stesso prezzo degli States? Beh si in un certo senso, sempre 499 sono peccato che di la dall'oceano il prezzo si calcoli in dollari e al momento 499$ sono all'incirca 390€...Mi vien da dire Apple soliti ladr...ma non si può dire, perchè in fondo questo è davvero un prodotto rivoluzionario. E' davvero il primo palmare completo, con il quale si può fare più o meno tutto, più o meno...Perchè ovviamente la creatura di Jobs si trova meglio a interagire con i suoi fratelli e dunque, anche se non conosco a fondo il prodotto, si divertirà molto di più se verrà collegato a dispositivi con una mela sopra, rispetto a un banale PC...Inoltre non ha usb, web cam, slot card per la fotocamera, ha un'uscita video tutta sua, avrà il multitask solo a partire da ottobre e gli aggiornamenti successivi saranno a pagamento (grazie mela per l'appunto). Comunque dicevo? Ah si, si può fare tutto dicono da Cupertino!

Ma la domanda è: a cosa serve? La risposta vera e sentita ve la darò in fondo al post, precisamente nelle ultime due parole. Se siete curiosi, "scrollate" in giu. Per ora mi limito a dire che serve per vedere foto, film (in hd uauuu!!), controllare l'agenda, ascoltare musica, giocare ai giochi che ci sono per iPhone/iPod, navigare su internet ecc... Insomma come avrete capito tutte cose nemmeno lontanamente immaginabili per un comune essere umano che abbia gia alternativamente un computer o un iPod! Il tutto al modico prezzo (base!!!) di 499€, che diventano 599 se non sbaglio se vuoi anche il 3g per navigare su internet ovunque sei...

Io sarò anche ignorante, avrò anche dei pregiudizi, sarò contro a questa politica protezionista della Apple, ma l'iPad in fin dei conti serve solo, concedetemelo, per sborare!

giovedì 6 maggio 2010

Mulan esiste davvero!

Certo sapere che la società cinese sia una società maschilista non è una scoperta, anche se negli ultimi tempi sono stati fatti passi avanti. La cosa principale che c'è da capire è che non è una società maschilista "con cattiveria". E' così e basta, l'uomo dirige la famiglia perché porta a casa i soldi!


Da dove questo discorso? Oggi in una interessante lezione di economia cinese, si è parlato del nucleo familiare: com'era e com'è. Uno dei problemi più grossi che ho nel capire queste lezioni come quelle di cultura cinese è il definire la parola "ancient", antico. Cosa vuol dire antico per i cinesi? Bella domanda, meriterebbe un post intero! Dall'impressione che mi sono fatto mentre per noi antico significa volgarmente "i romani", per i cinesi antico vuol dire anche solo pochi secoli fa. Questo dovrebbe già farci capire parecchie cose, ma andiamo avanti col discorso principale...

Dicevo innanzitutto come gli "ancient" chinese formavano la famiglia. Al buio! Completamente al buio. La coppia era pianificata dai genitori con l'ausilio di un "matchmaker", praticamente un uomo che di mestiere girava le case per conoscere i ragazzi e suggerire le coppie migliori ai genitori. Insomma un'agenzia matrimoniale ambulante! La cosa buffa è che ancora in qualche remota regione della Cina questo succede, quella invece tranquillizzante è che i matrimoni al buio pianificati sono ormai scomparsi, anche se il parere della famiglia rimane per molti se non vincolante molto importante.

Un'altra cosa che ho trovato curiosa è che per legge l'età minima per sposarsi è di 22 anni per gli uomini, 20 per le donne! Il tutto rientra più che nell'ambito della cultura nell'ambito del limitare le nascite. Più la coppia si sposa avanti, meno possibilità ci sono che nasca un figlio! Per non parlare del fatto che in una curiosa tabella che ci è stata mostrata, si segnalava che una piccola percentuale di persone si sposa grazie ai "party matrimoniali". Delle vere e proprie manifestazioni in piazza dove i diretti interessati o addirittura i loro genitori vanno con un modulo compilato da scambiarsi per trovare la giusta metà. Questo come ci è stato detto accade più spesso nelle grandi città, dove le persone lavorano molto e non hanno tempo per trovare il giusto compagno/a.

Infine i matrimoni pro-status sociale. Qua potersi comprare una casa autonomamente è fondamentale per costruire un matrimonio, ma questo è un peso solo sulle spalle dell'uomo. La donna non ha questo genere di responsabilità, perchè come ho detto all'inizio è l'uomo nel bene e nel male che ha oneri e onori. Dunque spesso ci si sposa per Yuan e non per Amore. Dicono i cinesi "Una cosa è l'amore, una cosa è il matrimonio", ma insomma chessarà mai, per caso da noi non succede?

Concludo con la perla, lo sapevate che Mulan...ESISTE DAVVERO!! Si si quella del cartone animato! Esisteva davvero! Ed è una famosa immagine in Cina della donna che si emancipa ecc ecc...Rivedrò quel cartone il più presto possibile con un altro occhio! Mulan nel corso di economia Cinese, quante sorprese!

mercoledì 5 maggio 2010

Pier Paolo Pasolini

E' di questi giorni la notizia che un docufilm di 30 minuti girato nel 2005 (clikka per vedere su Repubblica.it) è stato depositato agli atti per la riapertura del processo sull'omicidio di Pasolini. Consiglio di guardarlo dopo aver letto l'articolo, prima non vi sarebbe di nessuna impressione, se non conoscete i fatti...

Io come credo molte delle persone della mia età sono totalmente all'oscuro di questa vicenda. Conosco l'uomo, il regista, il personaggio, a malapena riesco a ricordare che è stato ucciso. Ebbene oggi in seguito a questa notizia ho deciso di informarmi e ho trovato questo articolo di una chiarezza e una limpidezza unica.

Io so i nomi dei responsabili - Susanna Cotugno

Vi consiglio davvero di leggerlo, qui sotto ne riporto qualche pezzo, solo per incuriosire! Non fatevi spaventare dalla lunghezza, si legge con molta semplicità, bastano 10 minuti.

martedì 4 maggio 2010

EXPO week end

Finalmente arriva questo EXPO, dopo mesi passati a Shanghai tra il polverone dei lavori in corso e nuovi buchi che spuntavano come funghi da sottoterra. Ora forse si inizia a assaporare un po' il clima "Better city, better life", motto dell'expo che per ora motto era rimasto.

Per la prima volta forse ci viene riconosciuto il nostro status di avventurieri dell'est e il padiglione di Bologna, la città scelta per rappresentare la vivibilità in Italia,  desidera la nostra presenza all'inaugurazione. Ben venga! Otteniamo i biglietti per il 2 maggio, secondo giorno di apertura ufficiale, praticamente il primo accessibile visto che il giorno di inaugurazione è stato da subito sold out. Arriviamo e...come sempre la Cina è in grado di stupire!


Un afflusso di gente continuo all'ingresso da noi scelto per entrare nel parco dell'expo non basta a mettere in difficoltà gli organizzatori, anzi! Altre decine e decine, forse centinaia di metri di balaustre per tenere in ordine i confusionari visitatori erano ancora li, vuote e pronte a far penare sotto il sole veramente tantissima gente.E poi si prende la metro, si fanno un paio di fermate e si esce nel cuore della zona EXPO. Credo proprio che qualcosa di simile sia possibile solamente in questa Cina. Un'area esposizione che sembra quasi vuota con 130000 persone non è davvero da tutti.


Bello, bellissimo il padiglione della Cina che guarda un po' piace a noi ma non piace ai cinesi. Bello, stupendo il padiglione dell'Italia, che con la sua semplicità è dotato di una bellezza unica rispetto agli altri, una eleganza che solo noi possiamo avere. E dentro, uno spettacolo. Colori, originalità, eccellenze del nostro paese. L'Italia all'Expo è rappresentata come meglio non si poteva, tanto che quando sono entrato in una stanza con un ulivo gigantesco, il soffitto di spighe e papaveri, un muro di pasta e due quadri di Bartolomeo Bimbi mi sono sentito non solo a casa, ma anche commosso.

All'estero ci si ricorda di essere fieri di essere italiani, perchè siamo un grande paese!

link alle foto dell'expo: Picasa Expo