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sabato 28 ottobre 2023

Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul...volontariato?

Ad oltre 5 mesi dall'alluvione romagnola ritrovo queste righe scritte di getto sulle note del mio cellulare. Le pubblico qui, insieme alla foto del mio baule in quei giorni, con la speranza di non dimenticarmene.

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Oggi sono stanchissimo. La puzza, il bagnato, la polvere, l'impossibilità di non sporcarsi di quel fango che non è terra bagnata ma rifiuto tossico. I volti delle persone che hanno messo tutto il mobilio di casa sul marciapiede. L'acqua che continua ad uscire dai muri mentre la togli, il dolore fisico represso dalla voglia di aiutare, il senso di colpa di avere la casa asciutta. Una bomba emotiva, fisica e nervosa.


Non si punta il dito contro nessuno: è così e basta. E' un dato di fatto anche senza emergenze che molte persone, senza l'impegno volontario e gratuito di altri cittadini, sarebbero in grave difficoltà. Questa è una cosa splendida del nostro paese della quale vado orgoglioso, ma nel momento in cui lo stato carica i volontari del peso di sostenere una società più equa, il volontariato deve essere quantomeno supportato da tutti.


Altrimenti succede che si crea una grave ingiustizia, quella nella quale chi aiuta e si spende per gli altri diventa il "fesso" che ci rimette tempo, soldi e salute, mentre altri si godono una società migliore grazie al lavoro volontario.

Da questa emergenza mi porto a casa questo, la volontà di impegnarmi affinché chi fa volontariato non diventi anche "fesso".

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