Nella mia bolla social è passata un po' in sordina la notizia della chiusura della COP28 con l'approvazione di un documento che dice cose importanti, come l'impegno per la triplicazione della capacità delle rinnovabili entro il 2030, l'uscita del carbone dalle fonti di energia, la transizione verso l'abolizione dei combustibili fossili nel 2050 con una importante accelerazione nel prossimo decennio ed altro. Tutto prendendo come obiettivo, a livello mondiale, quello di tenere le temperature entro gli 1,5°C sopra la media.
Sarebbe bello per esempio che il nostro comune promuovesse una filiera industriale del riciclo e del riuso per ridurre la quantità di rifiuti inceneriti, rendendo definitivamente sostenibile il porta a porta che va migliorato anche da un punto di vista del decoro urbano, con riferimento alle zone del centro storico e alla piaga dell'abbandono dei rifiuti.
Potremmo dotarci di un piano che porti tutti i consumi degli edifici pubblici ad essere autoprodotti e ad una riclassificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, a partire dalle scuole. Incentivare lo sviluppo delle comunità energetiche, che permettono di condividere con il proprio vicinato la propria energia in esubero.
Invertire ad ogni costo il trend della cementificazione: il nostro territorio ha bisogno di un piano di riqualificazione degli edifici esistenti e, in alcuni casi, anche di incentivi per lo spostamento di attività ed abitazioni da zone dove non sarebbe stato opportuno costruire, come le anse dei fiumi.
Costruire un sistema di trasporto integrato bici-bus-treno per le persone e treno-piccoli mezzi a basso impatto per le merci. Creare una cintura verde intorno alle zone residenziali che favoriscano gli spostamenti in sicurezza in bicicletta tra un quartiere e l'altro. Aumentare le zone pedonali. Muoversi in maniera sostenibile deve essere comodo, non possiamo imporre un sacrificio alle persone.
…Affrontare il prossimo Natale a ridotto impatto ambientale…
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