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venerdì 29 dicembre 2023

Tentiamo di affrontare il prossimo Natale a ridotto impatto ambientale

Nella mia bolla social è passata un po' in sordina la notizia della chiusura della COP28 con l'approvazione di un documento che dice cose importanti, come l'impegno per la triplicazione della capacità delle rinnovabili entro il 2030, l'uscita del carbone dalle fonti di energia, la transizione verso l'abolizione dei combustibili fossili nel 2050 con una importante accelerazione nel prossimo decennio ed altro. Tutto prendendo come obiettivo, a livello mondiale, quello di tenere le temperature entro gli 1,5°C sopra la media.

lunedì 30 ottobre 2023

Nemmeno la Meloni può fermare i flussi migratori

Oggi 47 migranti sono sbarcati a Ravenna, trasportati dalla nave di una ONG.

Continuiamo a trattare il tema immigrazione come una emergenza, quando invece si tratta di una costante del nostro tempo con la quale dobbiamo avere a che fare e che va gestita con riforme strutturali. Se un paese come il nostro decide di attrezzare l'isola di Lampedusa per accogliere solamente 500 migranti, significa che è mancata negli anni la volontà politica di affrontare il problema garantendo dignità alle donne, uomini e bambini che costantemente sbarcano sulle nostre coste, spesso spinti da guerre che con la nostra posizione diplomatica ignoriamo o peggio ancora avvalliamo.

sabato 28 ottobre 2023

Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul...volontariato?

Ad oltre 5 mesi dall'alluvione romagnola ritrovo queste righe scritte di getto sulle note del mio cellulare. Le pubblico qui, insieme alla foto del mio baule in quei giorni, con la speranza di non dimenticarmene.

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Oggi sono stanchissimo. La puzza, il bagnato, la polvere, l'impossibilità di non sporcarsi di quel fango che non è terra bagnata ma rifiuto tossico. I volti delle persone che hanno messo tutto il mobilio di casa sul marciapiede. L'acqua che continua ad uscire dai muri mentre la togli, il dolore fisico represso dalla voglia di aiutare, il senso di colpa di avere la casa asciutta. Una bomba emotiva, fisica e nervosa.


lunedì 9 ottobre 2023

Il mio intervento alla nuova assemblea del PD Forlivese

Un riassunto del mio intervento alla prima assemblea del PD Forlivese dopo il congresso che ha eletto Gessica Allegni Segretaria.

Grazie a tutti coloro che hanno accettato di far parte dell’assemblea di questo partito di fronte ad un anno così complesso. Nel PD forlivese c’è una comunità rinnovata, che siamo noi.

mercoledì 20 settembre 2023

Mattarella mostra vicinanza mentre la Lega banalizza i nuovi allagamenti

Dalla stampa locale

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“La visita del Presidente della Repubblica a Forlì, dove è stato accolto con grande entusiasmo dagli studenti delle scuole di tutt’Italia con i quali ha dialogato, è stata anche l’occasione per incontrare una delegazione dei comitati dei cittadini alluvionati, per ascoltare le loro istanze e rassicurarli sulla sua costante attenzione al territorio. In queste stesse ore, a fronte del messaggio di vicinanza e della presenza del Capo dello Stato tra la gente, tra le persone colpite dal dramma che ha sconvolto la nostra città e la nostra terra, su quello stesso dramma continuiamo ad assistere ad un inaccettabile scaricabarile, nel tentativo maldestro di difendere l’indifendibile, negando la realtà dei fatti, ovvero la latitanza del Comune nella gestione del post alluvione".

venerdì 9 giugno 2023

Le 5 fasi dell'alluvione

Attesa, isolamento, furia, accettazione, rinascita. Le cinque fasi che si sono susseguite nell'alluvione romagnola.

L'attesa

Un giorno lavorativo come un altro, sotto la pioggia. Un'allerta rossa come un'altra della protezione civile, qualcuno diceva, non succederà niente. Le prime avvisaglie che non sarebbe stato così sono arrivate con gli impauriti messaggi del Sindaco, che preannunciavano l'apocalisse.

Le persone delle case più vicine ai fiumi cercavano sacchi di sabbia, non si sapeva bene dove trovarli. Alla protezione civile di via Cadore non venivano distribuiti, "si è rotta la macchina per farli" ci hanno detto e noi non eravamo coperti dall'assicurazione, quindi non potevamo assolutamente farceli da soli. Ai Romiti invece il Quartiere si era fatto portare un camion di sabbia e una calca di cittadini, più ordinata di quello che sarebbe stata se avessero conosciuto gli esiti dell'alluvione, riempiva i sacchi in mezzo ad un via vai di auto e furgoni. Se quello era il buongiorno, qualcosa dovevamo capire.

domenica 2 aprile 2023

A Fragheto non c'è l'ANPI

Nel mio quartiere, più precisamente nel parcheggio della palestra Buscherini, c'è una piccola lapide commemorativa di due ragazzi morti nel 1944 a Fragheto, una piccola frazione del comune di Casteldelci.

Io e Giorgio sotto alla targa che ricorda che qui è stata combattuta la battaglia di calanco. In mano la bandiera dell'ANPI Ospedaletto - Sezione Gramellini

giovedì 16 marzo 2023

La filiazione ai giorni nostri

La cosa tremenda di questa discussione sulla filiazione (a mio avviso un termine orrendo, ma va bene) è che ci si concentra sul figlio di omosessuali, figlio di immigrati, figlio di clandestini...Anziché sul figlio, che ha avuto la sola "colpa" di nascere.


Quello di aver scelto di nascere nell'utero sbagliato è un peccato evidentemente troppo grave da tollerare. Ghettizzato ancora prima di vedere la luce, questo bambino crescerà sicuramente con un grande spirito comunitario.

Tanto più che il regolamento europeo avrebbe come obiettivo quello di creare un documento unico che certifichi la genitorialità, non solo per i figli non biologici, ma per tutti i bambini nati in Europa e che eventualmente si sono trasferiti da un paese all'altro. In pratica, banalmente, i genitori riconosciuti da uno stato dell’Unione sarebbero riconosciuti anche da tutti gli altri attraverso lo stesso documento.

La destra italiana si oppone e lo fa per tenere banco nella discussione politica con una sua bandiera storica, quella della ideale difesa della famiglia. Bandiera tenuta ancora una volta in piedi sulla pelle di quei bambini che evidentemente una famiglia non se la sono meritata.

Leggo a proposito un articolo di Avvenire, critico riguardo a questa proposta europea, che dopo una analisi puramente giuridica si conclude così:

"Ed è per questo che il “certificato europeo di filiazione”, a prima vista ispirato dalle migliori intenzioni, rischia di diventare un grimaldello per scardinare il diritto nazionale. E consentire la nascita di bimbi senza una mamma e un papà. Con “due mamme” o “due papà”. Non certo il loro “miglior interesse”."

Mi spiace contraddire Avvenire ma i bimbi sarebbero nati comunque, e se in un altro stato hanno due genitori di qualsiasi sesso, non si capisce davvero quale vantaggio logico, pratico o morale darebbe privarli legalmente di un genitore quando si trasferiscono in Italia. Ma ciò che mi colpisce di più di questi ragionamenti è l'approccio fortemente giuridico/scientifico, la mancanza di uno sguardo umano sul bambino.

Ci sono cose più importanti di cui parlare, dicono. Lo dicono loro, quelli che non sono mai stati discriminati, perché sono piuttosto sicuro che per i discriminati questa sia una preoccupazione piuttosto importante, e pensare che uno stato debba tollerare e mettere in secondo piano tutto questo solo perché colpisce una minoranza, da la misura di quanto questa destra sia lontana dal rispetto dell'umano.

Per l'attuale governo Italiano alla fine dei conti se sei stato cresciuto da una coppia omogenitoriale, fatti tuoi, ti tieni un genitore solo. Così la prossima volta ci pensi meglio a dove nascere.

domenica 12 marzo 2023

L'assemblea del siamo vivi

Ho trovato Elly Schlein molto poco a suo agio nella prima parte del suo discorso all'assemblea da segretaria del Partito Democratico. I ringraziamenti a tappeto alle persone e alla comunità di cui lei fino a poco fa non faceva parte erano evidentemente dovuti, più che sentiti, davanti ad una platea che in maggioranza non l'ha votata alle primarie, vista la presenza di tanti membri di diritto che si sono dichiarati nei mesi scorsi a sostegno di Bonaccini.


E da un lato ciò mi conforta perché Schlein sembra essere una persona alla quale si legge in faccia uno sforzo mentre dice ciò che non gli appartiene, caratteristica che si presenta spesso nelle persone che non mentono.